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30min - 1h
Non permessa
1 persona
Inglese, Italiano, Tedesco
Le Catacombe di Santa Cristina a Bolsena rappresentano un affascinante viaggio nel cuore della fede cristiana, un luogo intriso di storia e spiritualità che non tutti conoscono. Generalmente aperte tutti i giorni fino a un’ora prima della chiusura della Basilica, le catacombe offrono ai visitatori un’opportunità unica di esplorare un sito che racchiude secoli di storia. Tuttavia, in occasione della festa di Santa Cristina (23-24 luglio), l’accesso è gratuito solo alla tomba della santa, mentre le catacombe rimangono chiuse.
La visita guidata conduce i visitatori attraverso un percorso suggestivo che inizia davanti all’altare del Miracolo Eucaristico, passando poi accanto al sarcofago di Santa Cristina nella cripta ipogea, riscoperta il 5 agosto 1880. Da qui si accede alla galleria principale delle catacombe (250-600 d.C.), caratterizzata da un sistema di passaggi che si diramano come rami di un albero di Natale. Le gallerie più lunghe, vicine alla tomba della santa, riflettono la fiducia che gli antichi cristiani riponevano nella sua presenza, sperando nella misericordia divina nel giorno del giudizio.
Le catacombe ospitano circa 1600 sepolture, tra cui alcune tombe familiari ad arcosolio, ma molte restano chiuse e inesplorate. Poche tombe presentano decorazioni o iscrizioni visibili, tra cui quella di Cestronia Castoria, datata al 406 d.C., ancora oggi leggibile. Alcuni frammenti epigrafici, riutilizzati nel pavimento della basilichetta ipogea, possono essere ammirati nel piccolo museo annesso.
La visita guidata dura tra i 30 e i 60 minuti, a seconda dell’affluenza e dell’interesse, mentre i singoli visitatori ricevono una guida stampata per un’esperienza più autonoma.
Le tariffe variano da 5 € per gli adulti a 3 € per i ragazzi fino a 16 anni, mentre l’ingresso è gratuito per i bambini sotto i 7 anni. Nei giorni di maggior afflusso, due gruppi possono visitare contemporaneamente le catacombe seguendo percorsi inversi. È importante ricordare che non è consentito scattare foto o fare riprese senza un’autorizzazione speciale dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra.
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