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Inglese, Italiano, Tedesco
Nel cuore della Tuscia, tra boschi fitti e paesaggi selvaggi, si nasconde un angolo di natura incontaminata che sorprende chiunque lo raggiunga: la Cascata del Salabrone. Situata nel territorio comunale di Farnese, al confine con la Toscana e all’interno della Riserva Naturale Regionale Selva del Lamone, questa cascata rappresenta una delle mete più suggestive della provincia di Viterbo. Lontana dai percorsi turistici più battuti, la cascata si rivela all’improvviso tra la vegetazione, in un’atmosfera che unisce il fascino del mistero alla bellezza pura e silenziosa della natura.
Per raggiungere la Cascata del Salabrone si parte dal paese di Farnese, situato a circa un chilometro di distanza dal punto di inizio del sentiero. L’accesso al percorso escursionistico, segnalato come sentiero CAI n. 8, si trova lungo la strada che collega Farnese a Pitigliano. Il sentiero è noto come “Sentiero della Cascata del Salabrone” ed è facilmente percorribile da chiunque, con una lunghezza di circa 600 metri per un tempo di cammino stimato intorno ai dieci minuti. Nonostante non sia tra le cascate più alte del Lazio, il suo impatto visivo è sorprendente. Chi l’ha visitata racconta di essere rimasto colpito dall’imponenza della cascata, resa ancora più affascinante dal contesto naturalistico che la circonda, tra rocce ricoperte di muschio, alberi secolari e l’eco costante dell’acqua in caduta.
Una volta raggiunta la Cascata del Salabrone, l’esperienza può proseguire con l’esplorazione dell’intera Riserva Naturale Selva del Lamone. L’area è un vero e proprio scrigno di biodiversità e testimonianze storiche. Camminando tra antiche colate laviche, si scoprono sentieri affascinanti come quello della Rosa Crepante e della Strompia, due itinerari che attraversano zone di grande interesse geologico e botanico.
A pochi chilometri, spingendosi verso ovest, si incontrano le rovine dell’Antica Città di Castro. Un sito archeologico di straordinario fascino, considerato una delle città fantasma più importanti del Lazio. Fondata in epoca etrusca e abbandonata nel Seicento, la città racconta ancora oggi, tra resti di mura e strutture religiose, una storia intensa fatta di splendore rinascimentale e decadenza improvvisa.
Per chi ama i luoghi autentici, la Cascata del Salabrone e i suoi dintorni rappresentano un’occasione unica per scoprire una parte del Lazio ancora poco conosciuta, dove ogni passo è un invito alla meraviglia.
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